Solennità di Cristo Re dell’Universo
La solennità di Cristo Re dell’universo ci ricorda la regalità, la signoria del Signore Gesù sul creato, sul tempo e sulla storia. Non siamo in cammino verso il nulla: Cristo è il vero Re, che governa con bontà eccellente ogni cosa, verso il quale tutto tende e nel quale tutto troverà compimento. Il Vangelo di oggi è tratto dall’interrogatorio di Pilato a Gesù durante la passione. È un brano incisivo, significativo, dove man mano emerge la grandezza, la regalità di Cristo. Alle domande di Pilato Gesù risponde affermando di essere re ma non di questo mondo: «se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Gesù chiarisce da subito di non avere alcuna ambizione politica, economica o militare e che il suo modo di regnare non ha nulla a che fare con la violenza, con l’uso delle armi o della manipolazione della coscienza. Quante volte, purtroppo, questa logica intacca e rovina le nostre relazioni; la “legge del più forte” sembra far da padrona, dalle semplici discussioni familiari, dove anziché ascoltarsi e cercare insieme la verità, si cerca di abbattere l’altro con insulti e battute, fino ai rapporti lavorativi e politici (basti pensare alle guerre in atto, per la fine delle quali non dobbiamo stancarci di pregare). Il regno di Dio, invece, “funziona” secondo parametri diversi. Infatti, subito dopo, Gesù precisa di essere un Re diverso da come lo si aspetterebbe, chiarendo: «Tu lo dici: io sono re. Per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è della verità, ascolta la mia voce”». L’intera sua esistenza rivela che Dio è amore: è questa dunque la verità a cui Egli ha reso piena testimonianza con la sua parola, i suoi gesti e atteggiamenti, i suoi incontri, la sua misericordia e il suo perdono fino alla sua consegna totale sula croce. Sì, la croce è il “trono” dal quale Cristo ha manifestato la suprema regalità di Dio Amore, dove ci è possibile vedere che la sua regalità è unica, si distingue da tutte le regalità terrene. Il regno di Gesù è altro: non è dominio, ma servizio a tutti quale “regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace” nei cuori e nel mondo! Cristo re non si impone, ma si propone alla nostra libertà; non ci conquista, ma ci attrae con il suo amore e la sua tenerezza; non ci domina, ma ci serve con i suoi doni. Egli non incute paura. Bussa alla porta del cuore e della mente di ciascuno e, dove può entrare, apporta misericordia, pace e gioia! Questo è il modo di regnare di Cristo! […]» (card. Antonio Marto). Chiediamo al Signore che questa solennità ci aiuti a purificare ulteriormente l’idea che abbiamo di Lui, e ad accogliere e vivere secondo la sua signoria, perché liberati dal peccato, possiamo costruire attorno a noi un “regno d’amore, di giustizia e di pace”. ( Missionari della via )