ESTATE: RIPOSARE GUARDANDO GESÙ E I SUOI AMICI
Pubblicato giorno 4 luglio 2021 - In home page
“Riposo significa riprendersi: rigenerare le forze, gli ideali, i progetti… In poche parole: cambiare occupazione, per ritornare poi con nuovo brio al lavoro consueto” (San Josemaria Escrivà)
Il tempo estivo è, di solito, occasione di riposo, ma quest’anno potrebbe non essere così per tutti. Possiamo probabilmente dire che le parole di San Josemaría risuonano oggi in modo nuovo a noi a causa della Pandemia. Riprendersi, è un termine che ci fa pensare di essere stati in qualche modo “rubati” o “sequestrati” da noi stessi. L’isolamento ci ha fatto riscoprire l’importanza e la bellezza di tante cose ma, per molti, è stato l’inizio di una esperienza piena di dolore e fatica.
Molti hanno perso la vita, altri il lavoro, altri hanno dovuto e voluto dedicarsi agli altri. Mai come adesso il periodo estivo e il riposo, in questa situazione, ci appare come un “riprendersi” sapendo che per ognuno vorrà dire qualcosa di differente. Per alcuni vorrà dire veramente “rigenerare (…) i progetti” rilanciando quel lavoro che è stato fermo per mesi: ripartire, come dice Ungaretti: “E subito riprende il viaggio come dopo il naufragio un superstite lupo di mare”. Per altri sarà invece riprendersi da un immobilismo che può diventare triste e comoda abitudine veramente “con nuovo brio”, con rinnovato entusiasmo per portare avanti quegli ideali che prima erano il senso della propria vita. “Riprendersi” in questo modo una normalità intelligente, riflesso di quello che è la radice della Pace del Cuore. Le relazioni con Dio, con i parenti, con gli amici, con le nostre passioni sportive o culturali. Con ordine, sapendo che non possiamo riprendere tutto e subito e che questo ci porterà a riflettere sulla gerarchia dei nostri valori: ottima cosa da fare!
Perché tutto questo sia quello che è bello che sia, il primo riposo che sarà bene cercare è il riposo in Dio. “Il riposo di Dio significa il riposo di coloro che riposano in Dio, come la gioia di una casa significa la gioia di coloro che gioiscono in quella casa”. Sant’Agostino parla molto del riposo di Dio e del riposo dell’Uomo che trova in Dio la pace. Seguendolo si può dire che il riposo dell’Uomo, il suo sonno e anche i suoi sogni sono “segni della ospitalità di Dio che libera dalla paura; sono segni del non temere che risuona nel fiducioso addormentarsi di ogni sera”.
Fra i tanti insegnamenti su come riposare che ognuno di noi potrà trovare potremo guardarne uno: Gesù a Betania. A Betania Gesù sembra gustare più la compagnia degli amici che le buone cose che Marta prepara. Betania gli offre riposo nella silenziosa compagnia di Maria, nell’operosa compagnia di Marta, nell’amicizia di Lazzaro. Gesù ci sta bene a Betania, e ci torna. Sta bene con i tre fratelli tutti diversi ma tutti veramente amici suoi. Con Maria, sta; con Marta parla e discute; per Lazzaro arriva a piangere. A pranzo e a cena questa estate godiamoci la compagnia della nostra famiglia e dei nostri amici, anche se sono diversi fra loro, anche se discutono fra di loro. Ma si vogliono bene. Volersi bene, nonostante tutto, è un riposo.
Preghiamo insieme agli altri. È un riposo chiedere a qualcuno della nostra famiglia o a un nostro amico di pregare insieme: “Se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà”.
Forse molti di noi sa che cosa vuol dire stare di notte in silenzio sulla riva del mare. La Creazione è, probabilmente, non tanto “un riposo” ma “il Riposo”. Che sia la casa dove abitiamo, che sia la montagna più bella, il mare o la notte, godiamoci il Silenzio pieno di Dio, godiamoci Dio e forse scopriremo che vuole dire il Signore quando ci invita dicendo: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”.
Finiamo in bellezza con parole di Benedetto XVI: “San Tommaso è stato, come tutti i santi, un grande devoto della Madonna. L’ha definita con un appellativo stupendo: Triclinium totius Trinitatis, triclinio, cioè luogo dove la Trinità trova il suo riposo, perché, a motivo dell’Incarnazione, in nessuna creatura, come in Lei, le tre Divine Persone provano delizia e gioia a vivere nella sua anima piena di Grazia. Chiediamo la sua intercessione per imparare a riposare come Dio, in Dio. don Mirco De Gaspari