XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – (Lc 12,13-21)

Pubblicato giorno 6 agosto 2025 - In home page

 Il denaro: una falsa sicurezza

«La sua vita non dipende da ciò che egli possiede»

Oggi, Gesù ci mette di fronte a quello che è fondamentale per la nostra vita cristiana, la nostra vita di relazione con Dio: arricchirsi davanti a Lui, cioè riempire le nostre mani ed il nostro cuore con ogni classe di beni soprannaturali, spirituali, di grazia, e non di cose materiali.
Perciò, alla luce del Vangelo di oggi, possiamo domandarci: di che cosa riempiamo il nostro cuore? Per l’uomo della parabola ciò era molto chiaro: «Riposati, mangia, bevi e divertiti». Ma questo non è quello che Iddio si aspetta da un buon figlio Suo. Il Signore non ha messo la nostra felicità nelle eredità, buoni pranzi, macchine ultimo modello, vacanze nei posti più esotici, proprietà, divano, birra o soldi. Tutte queste cose possono essere buone, ma per sè stesse non possono soddisfare l’ansietà di pienezza della nostra anima e, perciò, bisogna usarle bene, quali strumenti che essi sono. E’ questa l’esperienza di Sant’Ignazio di Loyola. Così lo riconosceva nella sua stessa autobiografia: «Quando pensavo in cose mondane, ne avevo piacere, ma, quando già annoiato di pensare in tali cose, mi sentivo triste e freddo; invece quando pensavo nelle penitenze che osservavo in persone sante, era lì che provavo consolazione, ma non solamente in quel momento, ma anche posteriormente provavo soddisfazione e gioia». Anche noi possiamo provare quest’esperienza. Il motivo è che le cose materiali, terrene sono effimere e passano; al contrario, le cose spirituali sono eterne, immortali, durano per sempre, e sono le uniche che possono riempire il nostro cuore e dare un senso pieno alla nostra vita umana e cristiana. Gesù lo dice con molta chiarezza: «Stolto», qualifica così chi ha solamente scopi materiali, terreni, egoisti. Voglia il Cielo che in qualunque momento della nostra esistenza, possiamo presentarci davanti a Dio con le mani ed il cuore colmi di volontà nel cercare il Signore e ciò che a Lui piace, che poi risulta essere l’unica cosa che ci porterà in Cielo.

(Rev. D. Jordi Pascual i Bancells – Salt, Girona, Spagna)