I^ DOMENICA DI AVVENTO-ANNO A (Mt 24, 37-44)

Pubblicato giorno 28 novembre 2025 - In home page

Vegliate dunque ….

Ieri sera, con alcuni catechisti del gruppo giovanile, stavamo preparando la corona d’Avvento. Le mie abilità artistiche sono davvero limitate, ma mi piace vedere all’opera le mani agili di chi riesce a districarsi tra forbici, colla, stoffe colorate, decorazioni e candele. Mentre cercavo di rendermi utile, mi è venuto spontaneo pensare: si riparte! Che bella questa pedagogia della Madre Chiesa che ogni anno ci dà la possibilità di ricominciare. Ogni anno abbiamo tra le mani l’occasione di lasciarci trasformare dalla Parola e dall’impetuosa delicatezza dello Spirito. Nonostante le nostre lentezze e superficialità, siamo invitati a iniziare di nuovo il cammino. Gli angeli e i santi fanno il tifo per noi! La parola chiave di questa prima domenica è: «Vegliate». Il Maestro ci chiama a vegliare, a vigilare, a vivere attenti. Una delle grandi malattie spirituali che minaccia la nostra fede è il sonnambulismo. Viviamo mezzo addormentati, sempre in preda a un letargo spirituale che non ci permette di accorgerci davvero di cosa sta accadendo in noi e attorno a noi. E la cosa peggiore è che non ce ne rendiamo conto. Una delle conseguenze è che viviamo la fede come un’abitudine, un rito o una formalità. La nostra fede è stanca, ripetitiva e monotona. In questo tempo di Avvento, il Maestro ci chiama a rinnovarci, a ripartire, a rimettere ordine e passione nel nostro cammino di fede, a ritornare a lui. Vegliare, dunque. Vegliare per accorgersi di chi sta male e ha bisogno di un sorriso, di ascolto, di tempo. Vegliare per riscoprire la bellezza del silenzio e della preghiera. Vegliare per far crescere il gusto dell’attesa ed essere pronti ad accogliere Gesù che viene. Lui, per fortuna, non si è ancora stancato di visitarci.  don Roberto Seregni