ESTATE: ALCUNI CONSIGLI PER UNA VACANZA …..DA CRISTIANI
Pubblicato giorno 24 giugno 2022 - In home page
Arriva l’estate e ci si misura con un appuntamento annuale quasi per tutti: Le vacanze. Sembra un argomento profano, ma invece ha a che fare con i temi della fede perchè il cristiano si riconosce anche dalle vacanze che fa. La preghiera, che ha per madre la solitudine e per padre il silenzio, dovrebbe rifiorire in questo tempo, se per caso è stata soffocata, come succede, dalle occupazioni ordinarie e dagli affanni della vita. La preghiera è un intimo profondo dialogo d’amore con il nostro migliore Amico, ma anche Fratello, Sposo, Padre, Creatore e Signore. Egli conosce già i nostri pensieri e desideri, ma vuole che glieli raccontiamo lo stesso (questo fa bene a noi) e ci ascolta con grande interesse ed empatia. 
Ovviamente, c’è una grande libertà di scelta tra mare, montagna, città d’arte, villaggi turistici, mete all’estero, ma dentro questa libertà ci sono alcuni punti fermi che ci dovrebbero guidare anche durante le nostre ferie, e cioè, il cristiano si distingue anche dal modo in cui si riposa e si diverte perché non dobbiamo dimenticarlo la meta della vita non è un pacchetto turistico, ma il Paradiso – vacanza che non avrà mai fine.
Proviamo ad approfondirne qualcuno! Il punto di partenza di ogni cattolico che progetta il suo tempo di riposo e di divertimento è quello di non dimenticarsi che si continua a essere cristiani anche in vacanza. In tempi di turismo globale, e di pacchetti turistici che ci portano agevolmente ovunque, non devono farci dimenticare l’essenziale: che non è il passaporto, ma Gesù Cristo, che si incontra innanzitutto a Messa, almeno la domenica e nelle feste comandate.
La vacanza è innanzitutto un tempo di rigenerazione, e quindi di meritato riposo. Sicuramente sarebbe un errore ricreare, magari, a centinaia di chilometri di distanza lo stesso scenario confuso e frenetico in cui siamo costretti a vivere ogni giorno. Sappiamo bene che in vacanza è molto più difficile rispettare un certo ordine nella giornata. Paradossalmente, il lavoro, la scuola e la famiglia impongono un ritmo, degli orari, e dentro questa cornice il cattolico può inserire le sue pratiche di pietà, la Messa, il rosario e altre preghiere. Con le vacanze, questi schemi inevitabilmente saltano, e c’è il rischio, spesso, che vada a farsi benedire anche la vita di fede. Da diversi anni vengono proposte in alternativa per chi desidera alimentare la propria fede anche in vacanza, trascorrere le ferie in un monastero o in un’oasi di preghiera, oppure, si può inserire sapientemente in ogni vacanza la visita ai luoghi della fede più vicini al nostro soggiorno estivo: un santuario, una cattedrale, la città di un grande santo, una comunità di religiosi, un sacerdote amico o il parroco del paesino di villeggiatura. Un modo semplice per insegnare anche ai propri figli che il nostro cuore è con Cristo anche quando ci stiamo rilassando e divertendo.
La vacanza è un grande privilegio, che i nostri antenati non hanno praticamente conosciuto. Chi dice che è un diritto, esagera. E’ piuttosto un grande dono che Dio, Padre Buono ci dona. E’ un talento, a patto di saperlo trafficare bene. Si corre il rischio comunque di guardare solo a sé stessi ma il cristiano non può dimettersi durante le vacanze, allora, teniamo lo sguardo vigile e attento sugli altri, chiediamoci che cosa possiamo fare per aiutarli e se possibile mettiamo loro davanti alle nostre aspirazioni. Gesù ci ripagherà con vacanze bellissime, dove la gioia degli altri diventa la nostra gioia.
Auguro buone vacanze a chi può farle, mentre dico a chi non potesse farle, a quanti non possono andare al mare o in montagna, che il cielo è sempre a nostra disposizione e possiamo contemplarlo in ogni momento, andando col pensiero anche al di là di esso, come scriveva S. Chiara ad una sua consorella: “Alza spesso gli occhi al Cielo che ci aspetta!”.
Mi raccomando, se scegliete di andare in crociera, non dimenticate di fare il biglietto anche per Gesù…
Don Mirco De Gaspari