SOLENNITA’ CORPUS DOMINI– (Lc 9,11-17)

Pubblicato giorno 18 giugno 2022 - In home page

La festa della comunione con il corpo e il sangue del Signore

Celebriamo oggi la solennità del Corpo e Sangue di Cristo, meglio conosciuta con l’espressione latina “Corpus Domini”. Due sono i momenti forti e significativi per noi cristiani da vivere in questa giornata dedicata al Santissimo Sacramento: la partecipazione alla Santa Messa, memoriale della Pasqua di Cristo e la processione in onore e a lode di nostro Signore Gesù Cristo, presente in corpo, sangue, anima e divinità nell’Ostia Consacrata. Nel testo del Vangelo di Luca ci viene narrata la moltiplicazione dei pani e dei pesci, che Gesù operò per sostenere il cammino fisico di persone, che lo seguivano nei suoi viaggi missionari. Nella moltiplicazione dei pani e dei pesci, la Chiesa, fin da primi secoli ha visto il segno della Santissima Eucaristia, al punto tale che nella liturgia della solennità del Corpus Domini viene riproposto il racconto che ne ha fatto San Luca nel suo Vangelo. “Date voi stessi da mangiare” è quanto chiede Gesù agli apostoli di fare in quell’occasione e che chiede anche a noi oggi. Cosa possiamo dare da mangiare se come, successe in quella circostanza, c’è poco o niente da distribuire a tanta gente? Gesù opera il miracolo di sfamare la fame dei suoi ascoltatori. Noi dobbiamo sfamare la fame di Dio mediante il sacramento dell’Eucaristia. Una piccola ostia consacrata, che racchiude la presenza reale di Cristo deve sfamare il bisogno di Dio, di amore e di fraternità in questo mondo. Gli apostoli consigliano al Signore di congedare la folla e di far provvedere da loro stessi il necessario per vivere e quindi anche per seguire il Maestro. “Signore non abbiamo nulla, solo cinque pani e due pesci. Ma cosa è mai questo di fronte a migliaia di persone”. E’ una misera cosa, impossibile a soddisfare le necessità di alimentarsi di tanta gente, in considerazione che si stava facendo buio e non era più possibile reperire il necessario, anche nell’estremo tentativo di andarlo a cercare altrove o a comprarlo, come avevano consigliato gli apostoli a Gesù. Gesù interviene subito e direttamente, e, con quel poco che aveva a disposizione, lo moltiplica in modo tale da soddisfare i bisogni di così tanta gente. Nel miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, da sempre abbiamo visto e vediamo il significato più immediato della Santissima Eucaristia. In essa, infatti, contempliamo Gesù pane spezzato e donato, sangue versato per la nostra salvezza. La presenza di Gesù vivo nell’Eucaristia è come una porta, una porta aperta tra il Tempio e la strada, tra la fede e la storia, tra la città di Dio e la città dell’uomo”. Vogliamo rendere lode a Dio e in questa lode inseriamo quanti hanno bisogno di essere accolti, amati e sostenuti. (Padre Antonio Rungi)