II DOMENICA DI AVVENTO – (Mc 1,1-8)
Pubblicato giorno 7 dicembre 2023 - In home page
Il deserto, prova e speranza
Ognuno di noi ha il proprio “deserto”. Sarà un breve spazio di tempo nell’arco della giornata ritagliato per stare con se stesso e con i propri pensieri, magari in compagnia di un buon libro o magari pregando – al banco di una chiesa dove ci fermiamo a guardare la luce di un cero che si consuma insieme alla nostra preghiera, a un luogo solitario immerso nella natura dove tutto intorno, il silenzio, ci aiuta a ritrovare noi stessi. Un deserto che conserviamo e custodiamo gelosamente, non per cattiveria, ma perché ne avvertiamo la necessità, per ascoltare solo il rumore del nostro respiro… ne possiamo trarre beneficio, per noi stessi e anche per le persone con cui condividiamo la vita, che magari ci riacquistano più sereni, più rilassati e meno stressati. Ma c’è un altro deserto, che purtroppo non creiamo né ci ritagliamo noi, e che ci viene offerto – dalla vita senza che ce lo andiamo a cercare: ed è un deserto che invece di farci riscoprire la bellezza del silenzio ci fa sentire l’amarezza della solitudine e l’aridità del nulla. Ma anche al deserto più drammatico, per un credente: scompare proprio tutto, anche Dio stesso; quel deserto nel quale lo invochi, lo preghi, lo gridi, e lui sembra non rispondere… in questi silenzi “nostro malgrado”, in queste lande desolate della nostra solitudine, risuona – come agli inizi della storia, e come già prima, ai tempi del profeta Isaia – “una voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via al Signore, raddrizzate i suoi sentieri”. Oggi, nel nostro deserto all’interno del quale avvertiamo solo paura e senso di smarrimento, ci si apre di fronte una prospettiva nuova, dataci da una voce, che ottiene di farci capire che non siamo da soli, che anche nell’ora della prova qualcuno che può darci una mano c’è sempre. Nessuno è così ingenuo da pensare che possa bastare una voce – sia pur autorevole come quella di un profeta di Dio – a farci stare bene e a far sparire il nostro senso di solitudine. No, l’ora della prova non ce la toglie nessuno, ma la voce che nel deserto grida di preparare la via al Signore ci ridona ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno, la speranza. (Don Alberto Brignoli)