II DOMENICA DI QUARESIMA – (Anno A)

Pubblicato giorno 24 febbraio 2024 - In home page

 Vangelo di MATTEO cap. 17, 1-9

Per capire la Trasfigurazione, è importante leggere ciò che è successo prima, per collocarla nel suo giusto contesto storico. Gesù e la sua comunità stanno vivendo un momento difficile, perché Gesù ormai ha capito che ha davanti la Passione, e comincia a parlarne apertamente con i dodici. Il risultato è disastroso. Gesù tratta Pietro da Satana (avversario), e si ritrova da solo, per via dell’incomprensione dei suoi più cari collaboratori. Lo stato d’animo di Pietro e compagni non è meglio. L’aria si carica di silenzi e musi lunghi. Chissà quante ne avranno pensate sul maestro in questi giorni! “6” con l’esattezza, ci riporta l’evangelista: segno che se li ricorda.  E’ comprensibile che i discepoli non riescano a capire che Gesù fa questa scelta per il loro e nostro bene. Succede tante volte anche oggi, per piccole cose, che si litiga perché non si capisce le buone intenzioni dell’altro. Figuriamoci se la persona sulla quale mi appoggio mi dice che se ne deve andare o morire!
Troviamo un parallelo nella storia d’Abramo. Sarà stato difficile per Abramo dare retta alla voce che lo invita a partire; ma sarà stato altresì difficile per quelli del suo clan, accettare l’idea di prendere una strada sconosciuta, lasciando le pianure fertili alle quali erano abituati. Chissà quante mormorazioni e discussioni. Anche per noi è cosi, ogni volta che le vie del Signore vengono a contrastare le nostre. Per provare a porre rimedio a questa situazione di disagio, Gesù invita Pietro e compagni, ad andare a pregare sul monte. Lì si manifesta il dono di Dio che viene a confermare Gesù nella sua maturazione, e a rilanciare la fiducia dei discepoli in Gesù. Ancora non capiscono il discorso della Passione, ma si fidano e si rimettono in cammino. Gesù oggi c’invita a fermarci e a pregare, affinché egli possa aiutarci a contemplare e accogliere il dono di Dio.
(Padre Ermes Ronchi)