SOLENNITA’ DI PENTECOSTE – (Lc 6,39-45)

Pubblicato giorno 6 giugno 2025 - In home page

 Fuoco, vento, balsamo

Se il nostro animo soffre una siccità inestinguibile, lunga, interminabile,. se è più un deserto che un prato fiorito e fresco, tu sei Riparo, Ombra, frescura, oasi, frutto che spunta ogni mese lungo il fiume del tuo amore Spirito Santo. In mezzo a situazioni schiaccianti che rendono il nostro pianto dirotto e inconsolabile, tu sei Conforto. Stai accanto. Asciughi le lacrime, colori il volto di gioia. Il tuo Splendore è visione beatissima. Non rimanere fuori della nostra vita, ma invadi nell’intimo i nostri cuori opachi.  Tu, Spirito sei Forza. Se non dai coraggio alle nostre decisioni, se non offri decisione alla volontà, se non rischiari la mente l’uomo è un nulla. Prenditi cura di noi, o medico della vita. Lava, bagna e rinfresca ciò che in noi è arido. L’aridità delle chiusure, delle finestre sprangate, delle porte blindate, delle stanze ammuffite, di mediocri decisioni, di solitudine. Medico delle anime piagate, sana ciò che sanguina. E’ il male che spalanca ferite inguardabili, gelosie malinconiche e cattive. Sana, o Spirito ciò che sanguina. Siamo ostinati e testardi. Convinti di possedere la verità e la giustizia, la rettitudine e una santità che è solo una facciata. Solo Tu, o Spirito puoi piegare ciò che è rigido. Fonte di mitezza e di umiltà, piega ciò che è rigido, ostinato, duro, crudele, arrogante, presuntuoso. Educa il nostro ascolto, l’attenzione agli altri, la docilità nei confronti delle loro difficoltà e dei loro dolori. Il nostro inverno sembra interminabile: raggela il cuore, spegne l’amore, acceca la visione del bene, ci fa voltare le spalle a chi chiede aiuto, ci rende indifferenti, fa pensare soltanto a noi stessi. Tu, Spirito, scalda ciò che è gelido. Il tuo Fuoco riscalda, dà calore, illumina. Se decidiamo da soli, se ci crediamo autosufficienti, se non costruiamo insieme smarriamo la strada. Attraversiamo mari in burrasca pieni di insidie e di trappole. Tu, Spirito, drizza ciò che è sviato, i vicoli ciechi, le strade che portano verso il burrone, i percorsi che abbrutiscono le nostre persone. Donaci i tuoi santi doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio. Donaci il tuo frutto, il risultato della tua presenza in noi: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo. Donaci la grazia di parlare il tuo linguaggio con la nostra vita. Chi ci incontra comprenda che tu abiti nei nostri cuori. Le lingue di fuoco, il vento impetuoso, l’uragano dell’amore siano la caratteristica della tua presenza nel nostro cuore. Il coraggio di annunciare Cristo Risorto diventi il risultato del nostro racconto a tutti, soprattutto a chi non ha speranza. Donaci uno stile da persone libere, perché siamo figli del medesimo Padre. Donaci la grazia di gridare con Te, Spirito Santo, la nostra adozione: “Abbà! Padre!”. Continua ad essere testimone in noi che siamo figli di Dio, eredi di Dio, coeredi di Gesù. Anche nella prova.  Quando l’Amore vincerà ogni ostacolo e il Regno sarà la nostra casa. (Don Mario Simula)